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ciclo turismo - la bicicletta

 

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                               GUIDE IN CAMMINO Pinerolo

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                                                     guide ciclotiristiche

 

 


La bicicletta da cicloturismo:

la bicicletta è uno strumento "magico" che moltiplica le capacità dinamiche di un uomo demoltiplicandone gli sforzi.

Come ogni strumento è soggetta a interpretazioni legate all'impiego.

La bici da viaggio ideale ha le caratteristiche di leggerezza, dinamica e scorrevolezza di una bici da corsa, la robustezza, la guidabilità, la tenuta di strada e la frenata di una mountain bike, le capacità di carico di un triciclo da panettiere. Proviamo ad avvicinarci all'impossibile per compromessi.
Telaio:

Un buon telaio in acciaio cromo molibdeno è l'ideale per viaggiare in sicurezza e comfort ma recenti scelte di mercato rendono questi telai sempre meno diffusi. I telai in alluminio sono più rigidi, ovvero, più prestazionali ma meno confortevoli e, soprattutto, meno resistenti al carico localizzato del portapacchi. Ci sono diverse leghe d'alluminio, le più diffuse sono la 7005, più pregiata, e la 6061, più economica.

In realtà non vi sono differenze enormi fra i due tipi di lega in quanto, come per l'acciaio, conta molto la bontà del progetto e dei processi di fabbricazione. Un telaio in carbonio è più rigido e meno pesante di quelli convenzionali ma, anche in questo caso, tutto dipende dalla bontà del progetto. Più che per qualsiasi altro materiale la destinazione d'uso deve essere stabilita a priori in quanto spessori e carichi hanno tolleranze sul filo del chilogrammetro.

Un telaio da cicloturismo ha caratteristiche peculiari che tengono conto dei carichi del bagaglio e questo, soprattutto nel caso del carbonio, fa lievitare i costi. Il risparmio sul peso complessivo di una bici è un vantaggio ma nel caso di una bici da cicloturismo è meno apprezzabile: basta una maglietta di ricambio e mezzo litro d'acqua per annullarlo.

Un viaggio in bici ha indubbiamente degli aspetti tecnici ma anche dei forti risvolti emotivi, la scelta della bici resta una questione personale e se per qualcuno avere il telaio in carbonio è motivo di godimento non vedo perchè debba privarsene, anzi, la soddisfazione personale deve essere la priorità, il vero scopo da perseguire, anche se non totalmente giustificato da esigenze tecniche.

D'altra parte si può decidere di partire con una bici inadatta, vecchia o poco performante per scelta, è come fare Capo Nord in Renault 4, vuoi mettere? 
Insomma, noi siamo cicloturisti, viaggiamo con il nostro piccolo camper a pedali, e qualche etto in più non cambia il bilancio di un viaggio. Tipo e qualità di tubi e saldature, trattamenti antiossidanti e verniciatura sono i veri aspetti che fanno la differenza fra un telaio qualsiasi e un buon telaio da cicloturismo. Il telaio da trekking con geometria ed impianto frenante da mountain bike e ruote da 28 pollici è il comun denominatore delle bici presenti nella lista
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Deragliatori:

Il cambio deve essere di buona qualità, vi sconsiglio di risparmiare su questo componente ma allo stesso tempo di non buttare soldi su deragliatori ultraleggeri. Spesso i cambi di terza e quarta fascia, anche se meno leggeri, hanno le stesse caratteristiche di robustezza e precisione di quelli da competizione e qualche grammo in più non cambiera le sorti del nostro viaggio. Per esempio, la Shimano produce molti cambi da off-road e, partendo dal più sofisticato si chiamano: XTR, XT, LX, Deore, Alivio, Acera, Altus, Turney, ecc... a mio avviso Deore e Alivio hanno il miglior rapporto qualità prezzo per il cicloturismo. In considerazione del peso dei bagagli è meglio disporre di un rapporto particolarmente demoltiplicato che sviluppi meno di tre metri per pedalata. I deragliatori devono funzionare senza incertezze o rumori persistenti, le operazioni di lubrificazione e regolazione sono semplici e potrete apprezzarle nei momenti critici. Non incrociate la catena cencando a casaccio la moltiplica: avendo ben chiaro il ventaglio di rapporti di cui disponete eviterete attriti, rumori molesti, maggiore sforzo e usura precoce a causa della posizione obliqua della catena. A questo proposito il form sottostante calcola lo sviluppo metrico di tutti i rapporti allo scopo di aiutarvi ad ottimizzare l'utilizzo del cambio. 

Forcella:

Una forcella dritta in materiale composito è troppo rigida e fragile, peggiora l'aderenza, la guidabilità ed il comfort della vostra bicicletta. Quelle ammortizzate sono inevitabilmente piu' pesanti e vanno bene solo se di buona qualità e dotate di sistema di bloccaggio dell'escursione con comando sullo sterzo. In assenza diventano difficilmente adattabili ai sovraccarichi e pregiudicano la resa dinamica soprattutto in salita. Una buona forcella turistica in alluminio, o meglio, acciaio con il mozzo avanzato garantisce comfort e direzionalità....ma si può fare cicloturismo anche con una bicicletta senza forcella.
Manubrio

 Il manubrio deve offrire la presa più adatta in ogni circostanza: in salita, in discesa, in posizione aerodinamica ed in piedi sui pedali. Un manubrio dritto da mountain bike con appendici laterali (comunemente chiamate corna) che offre la possibilità di cambiare posizione durante la pedalata, garantisce la migliore guidabilità e lascia molto spazio per ciclo-computer, borsa con finestrella porta-mappa,proiettore notturno ec ..
Pedali:

I pedali tradizionali non necessitano di scarpe specifiche (un paio di scarpe in meno significa meno bagaglio), sono economici e, se dotati di ferma-piedi, garantiscono una pedalata "rotonda" (cioè tirare il pedale verso l'alto oltre che spingerlo verso il basso). Quelli automatici offrono al piede un appoggio ottimale grazie alla suola rigida delle calzature con attacchi, assecondano le angolazioni delle gambe durante la pedalata limitando lo stress tendineo e permettono l'utilizzo di ghette termiche per la stagione invernale. A voi la scelta.
Ruote:

Caratteristiche per me imprescindibili: ruota da 28 pollici, cerchi in alluminio anodizzato, non verniciati, mozzi a sgancio rapido, almeno 32 raggi. Evitate cerchi con profili aerodinamici che risulterebbero rigidi, poco confortevoli, pesanti, difficili da manutenere, non compatibili con le normali camere d'aria a valvola corta. Per viaggiare spediti ed in sicurezza utilizzate pneumatici semi-slick di buona qualità almeno 700x32 e cambiateli alle prime avvisaglie di cedimento.
Sella:

La sella migliore non è quella più bella, colorata e tecnologica, ma quella che asseconda la conformazione delle vostre branche ischio pubiche, quindi, sceglietene una con lo scafo giustamente dimensionato e senza super-imbottiture che impediscono la libertà di movimento, giusto l'antiprostata in gel. Non prendete selle con elastomeri o cannotti reggisella ammortizzati che riducono sensibilità e controllo nella guida. Evitate uscite intensive nei primi giorni d'utilizzo, è sempre il caso di adattarsi progressivamente ad una sella nuova. Ricordate che passerete delle ore su quei pochi centimetri quadrati e che non è il caso di risparmiare, ne va della vostra salute.